Le storie del castello di Trezza

  • Collana:  Gemme
  • Dimensione: 10,5x17,5
  • Pagine: 96, Brossura
  • Isbn: 978-88-6393-021-4
  • PREZZO: 6,00

Le storie del castello di Trezza

Considerato dall’autore un «vero peccato di gioventù», Le storie del castello di Trezza rappresenta uno degli ultimi retaggi del Verga pre-verista, quel «poeta delle duches­se» come lui stesso si definì durante la stagione di romanziere mondano nei bei salotti milanesi. Lontano anni luce dai pescatori della me­desima Trezza ritratti nei Malavo­glia e, soprattutto, dalla straordina­ria tecnica narrativa adottata dallo scrittore siciliano per presentarceli, questo racconto appare tipicamente incardinato nel genere gotico e va­gamente noir: un castello medievale fosco e tetro, un fantasma e un’anti­ca vicenda di amore e morte.

Un’atmosfera dalle nuance qua­si decadenti. A tratti, se non fosse azzardo pronunciarlo, dannunziana ante litteram.

Giovanni Verga

Giovanni Verga (Catania 1840 – 1922). Dopo i primi esperimenti narrativi all’insegna del Romantici­smo (Storia di una capinera, 1871) abbracciò l’estetica verista, dive­nendone il massimo esponente.

Scrisse novelle e romanzi, tra cui i capolavori assoluti I malavoglia e Mastro-don Gesualdo, primi tasselli di un progetto («Il ciclo dei vinti») mai portato a compimento.