Il giglio rosso

  • Collana:  Gemme
  • Dimensione: 14x21
  • Pagine: 320, Brossura
  • Anno di pubblicazione: 2012
  • Isbn: 978-88-6393-065-8
  • PREZZO: 13,00

Il giglio rosso

«Noi vogliamo essere amate e, quando ci amano, o ci tormentano o ci annoiano.»

Cinica e disincantata, la bella e capricciosa contessa parigina Thérèse vive un matrimonio ormai spento con un uomo «ingiallito dagli affari e dalla politica » e da tre anni intreccia una relazione clandestina con un giovane e fascinoso rampollo dell’alta società. Ma non è felice né soddisfatta; l’amore per lei è una parola vuota, ormai carica di retorica. È desiderata e corteggiata nei più bei salotti della città, eppure si annoia, tremendamente.

Tutto cambierà, però. Invitata a trascorrere la primavera a Firenze, la città del «giglio rosso», l’incontro con un animo puro e sognatore, un uomo tanto lontano dal suo mondo, quanto capace di penetrare il segreto del suo cuore come nessun altro prima, la sconvolgerà completamente.

Sul palcoscenico della città toscana, incarnazione della Bellezza assoluta, i due vivono il loro amore totale, che nutre al suo interno, tra menzogne e incomprensioni, il germe che ne minaccerà la sopravvivenza. Quel giglio rosso, simbolo di una passione frenetica, è capace di ferire. E la sua ferita sanguina senza potersi più rimarginare, per quanti sforzi faccia Thérèse per salvare l’unico vero amore della sua vita.

Anatole France

Anatole France(Parigi, 1844 – Saint-Cyr-sur-Loire, 1924). Figlio di un libraio del quai Malaquais, cresciuto perciò nell’ambiente parigino di editori bibliofili e antiquari, collaborò ben presto con alcune riviste letterarie, pubblicando i suoi testi. L’affermazione arrivò nel 1881 con Il delitto dell’accademico Sylvestre Bonnard. Da lì una serie di romanzi di successo, fra i quali: La rosticceria della regina Piedoca (1893), Il giglio rosso (1894) fino al trionfo assoluto di Gli dei hanno sete (1912).

Scrittore raffinato ed erudito, divenne sempre più popolare, tanto da essere nominato accademico di Francia e al culmine del successo ricevere il premio Nobel per la letteratura nel 1921.

Morì a 80 anni, carico di onori e gloria, e con solenni funerali di Stato a Parigi.